Farro Perlato in chicchi Demeter

Farro perlato in chicchi da agricoltura biologica-biodinamica - Cascine Orsine

Ingredienti: farro perlato** (Triticum Spelta).

**da agricoltura biologica-biodinamica demeter.

Origine materia prima: EU.

Conservazione: conservare in luogo fresco e asciutto. Confezionato in atmosfera protettiva.

Uso: Preparare il farro perlato è semplice e versatile. Per iniziare, risciacqua il farro sotto acqua corrente per eliminare eventuali residui. Successivamente, porta a ebollizione una quantità adeguata di acqua o brodo vegetale in una pentola. Aggiungi il farro perlato e, se desideri, una presa di sale. Riduci il fuoco e lascia cuocere a fuoco medio-basso, coprendo parzialmente con un coperchio, per circa 25-30 minuti o fino a quando il farro è morbido ma mantiene una leggera consistenza al dente. Una volta cotto, puoi scolarlo e usarlo come base per una varietà di piatti, da insalate a zuppe e molto altro ancora. Sperimenta con erbe aromatiche, verdure e condimenti per creare piatti unici e saporiti!

Il consiglio di Biobrothers: La storia dell'azienda biodinamica Cascine Orsine è intrisa di una trasformazione profonda, catalizzata da una malattia che ha portato a grandi cambiamenti. Nel 1968, Giulia Maria Crespi, fondatrice dell'azienda, si trovò ad affrontare una battaglia contro il cancro. Dopo la radioterapia, rivolse a una clinica basata sugli insegnamenti di Steiner, vicino a Basilea, dove l'approccio alla cura del cancro si basava principalmente sull'alimentazione. Qui, Giulia Maria Crespi imparò i principi fondamentali di una sana alimentazione e si appassionò all'agricoltura biodinamica attraverso libri. Questa passione si trasformò in un'impegno autentico e forte.

Già da tempo, Giulia Maria Crespi amava la campagna e la natura. Come protagonista di Italia Nostra e fondatrice del Fondo Ambiente Italiano, era consapevole del degrado continuo che l'agricoltura chimica stava infliggendo alla terra, alle piante, agli alberi e alle falde acquifere. Fin da bambina, a Cascine Orsine, ascoltava il concerto delle rane la sera. Ma la gioia di quel suono veniva spesso interrotta alla fine di maggio, quando il silenzio sostituiva l'allegro gracidare. Questo silenzio indicava che i diserbanti erano stati spruzzati nelle risaie e le rane erano morte.

Decisa a far cessare questo ciclo di distruzione, dopo aver studiato agraria e le tecniche biodinamiche in Germania, Giulia Maria Crespi decise di trasformare radicalmente i terreni di Cascine Orsine. Il processo non fu semplice, richiedendo consulenza da esperti allievi di Rudolf Steiner. L'impegno e la determinazione resero possibile la realizzazione di questo progetto, nonostante le sfide incontrate lungo il cammino.